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Notizie legali

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Newsletter Avv. Matteo Mami – Studio Legale in Piacenza

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Le newsletter dell’Avv. Matteo Mami con studio legale in Piacenza, in materia di diritto di famiglia, separazione, divorzio, amministrazione di sostegno, diritto civile e privato, condominio, diritto processuale civile ed esecuzioni, diritto penale e processuale penale, garanzie del compratore, cancellazione di ipoteca e rapporti di conto corrente.


Designazione preventiva dell’amministratore di sostegno e specificazione delle direttive vincolanti

Il soggetto che si trovi ancora nella pienezza delle proprie facoltà cognitive e volitive può designare anticipatamente il proprio amministratore di sostegno in vista di una propria eventuale futura incapacità e può impartire delle direttive vincolanti sulle decisioni sanitarie o terapeutiche da far assumere in futuro all’amministratore designato, come ad esempio il rifiuto di determinate cure e terapie e di decidere consapevolmente di interromperle, in tutte le fasi della vita, anche in quella terminale.

Cassazione, Prima Sezione Civile, Ordinanza 15 maggio 2019 n. 12998.


Il consenso coattivo alla cancellazione di ipoteca.

Il soggetto interessato può ottenere in via cautelare l’ordine al terzo di prestare l’assenso alla cancellazione dell’ipoteca (sia volontaria che giudiziale), e, trattandosi di un facere infungibile, il Giudice potrà condannare il terzo, ai sensi dell’art. 614 bis c.p.c., ad una sanzione per ogni periodo di ritardo nell’adempimento di quanto ordinato.

Tribunale di Lecce, 17 giugno 2019.


È diritto del detenuto in carcere richiedere una visita specialistica a proprie spese.

La richiesta di essere sottoposto ad una visita specialistica a suo spese rappresenta un diritto del detenuto e non una semplice pretesa, dunque non è possibile sindacare le ragioni della effettiva necessità della visita medica esterna.
I detenuti possono quindi chiedere di essere visitati da un medico di fiducia senza che ricorrano limiti o condizioni, se non la necessità di curarsi, necessità che presuppone l’accertamento sanitario delle proprie condizioni.

Cassazione penale del 20 giugno 2019, n. 27499.


Con la separazione il coniuge perde il diritto di abitazione previsto in materia ereditaria.

Il diritto del coniuge superstite di abitare la casa già adibita a residenza familiare – se di proprietà del defunto o di proprietà comune a entrambi i coniugi – e di usare i mobili che la corredano, sancito dall’articolo 540, comma 2 del Codice civile, non spetta nel caso i due fossero legalmente separati.

Cassazione, ordinanza 5 giugno 2019 n. 15277.


La forma dell’atto interruttivo della prescrizione dell’azione di garanzia per vizi.

Nel contratto di compravendita costituiscono – ai sensi dell’art. 2943, comma 4, c.c. – idonei atti interruttivi della prescrizione dell’azione di garanzia per i vizi, prevista dall’art. 1495, comma 3 c.c., le manifestazioni extragiudiziali di volontà del compratore compiute nelle forme di cui all’art. 1219, comma 1, c.c., con la produzione dell’effetto generale contemplato dall’art. 2945, comma 1, c.c.
Ne consegue che non solo le domande giudiziali ma anche gli atti di costituzione in mora da parte del compratore costituiscono cause idonee di interruzione della prescrizione.

Cassazione, Sezioni Unite Civili, sentenza 11 luglio 2019 n. 18672.


Opposizione al precetto e impugnabilità del provvedimento che decide sull’istanza di sospensione dell’efficacia esecutiva del titolo.

Il provvedimento con il quale il giudice dell’opposizione all’esecuzione, proposta prima che questa sia iniziata ed ai sensi del primo comma dell’art. 615 cod. proc. civ., decide sull’istanza di sospensione dell’efficacia esecutiva del titolo è impugnabile col rimedio del reclamo ai sensi dell’art. 669-terdecies cod. proc. civ. al collegio del tribunale cui appartiene il giudice monocratico – o nel cui circondario ha sede il giudice di pace – che ha emesso il provvedimento.

Cassazione Civile, Sezioni Unite, sentenza 23.07.2019 n. 19899.


Cointestazione di conto corrente e trasferimento della provvista.

La cointestazione di un conto corrente, salvo prova di diversa volontà delle parti, è di per sé atto unilaterale idoneo a trasferire la legittimazione ad operare sul conto (e, quindi, rappresenta una forma di procura), ma non anche la titolarità del credito nei confronti della banca, in quanto il trasferimento della proprietà del contenuto di un conto corrente è una forma di cessione del credito e, quindi, presuppone un apposito contratto tra cedente e cessionario.

Cassazione Civile, Sezione III, Ordinanza n. 21963 del 03.09.2019.


Messa alla prova e offerta risarcitoria alla persona offesa.

La messa alla prova non è un diritto dell’imputato ed il giudice non può ammetterla se l’offerta risarcitoria dell’imputato non appare proporzionata rispetto al pregiudizio patrimoniale subito dalla persona offesa.

Cassazione Penale, sentenza del 30.07.2019 n. 34878.


Appropriazione indebita dell’amministratore di condominio.

Il reato di appropriazione indebita commesso dall’amministratore di condominio si realizza all’atto della cessazione della carica da parte di quest’ultimo con il passaggio di consegne con il nuovo amministratore.
Solo in quel momento l’amministratore deve rendere il conto e restituire quanto ricevuto nel corso della sua gestione, dunque solo allora si verifica l’interversione del possesso di quanto trattenuto dallo stesso.
Il momento consumativo del reato assume particolare rilevanza in ordine al termine di decorrenza della prescrizione che pertanto decorrerà non dal singolo atto di disposizione a fini personali del denaro del condominio, ma dal successivo verificarsi del passaggio di consegne della documentazione e del denaro della cassa al nuovo amministratore condominiale.

Corte di Cassazione, Sezione Seconda Penale, sentenza 13.09.2019 n. 39702.


Revocatoria del trasferimento di un bene eseguito nell’ambito di una separazione dei coniugi.

Ai fini dell’azione revocatoria deve considerarsi a titolo oneroso l’atto con il quale il debitore abbia trasferito la proprietà di un bene al coniuge a seguito della separazione ed in adempimento del proprio obbligo di mantenimento.
Nel caso in cui il trasferimento non abbia tale funzione l’atto deve considerarsi a titolo gratuito.

Tribunale di Reggio Emilia, sentenza 28 Maggio 2019


Assegno di divorzio fissato in misura superiore a quello di separazione.

E’ illegittima la determinazione dell’assegno di divorzio in favore dell’ex coniuge in misura superiore a quella prevista in sede di separazione personale, in assenza di un mutamento nelle condizioni patrimoniali delle parti.

Cassazione civile, sez. I, 26 Giugno 2019, n. 17098.


Responsabilità del Condominio per i danni causati da caduta su parti comuni.

Il Condominio è esente da responsabilità nel caso in cui l’insidia che ha determinato la caduta è ben visibile e la condotta della vittima, consistita nel non percepire un’insidia agevolmente percepibile, ha rappresentato la causa unica del danno.

Corte di Cassazione, Sezione Sesta Civile, Ordinanza 16/10/2019 n. 26258.


Assegnazione della casa familiare e assenza del figlio maggiorenne.

Deve essere revocata l’assegnazione della casa familiare nel caso in cui venga meno la stabile dimora del figlio maggiorenne con il genitore.
La stabile dimora deve essere caratterizzata da coabitazione che, seppur non quotidiana e compatibile con l’assenza del figlio anche per periodi non brevi per motivi di studio o di lavoro, deve essere temporalmente prevalente in relazione ad una determinata unità di tempo.

Cassazione civile, sez. VI, 17 Giugno 2019, n. 16134.


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