2024
Trasferimento dei figli lontano dal genitore
Avv. Matteo Mami / 0 Commenti /La Corte di Cassazione ha stabilito che il trasferimento dei figli troppo lontano dall’ex coniuge, anche per motivi di lavoro, non è permesso.
Corte di Cassazione, ordinanza n. 12282 del 2023.
Questa decisione è stata presa per tutelare il diritto di visita e l’esercizio della bigenitorialità, come evidenziato nel caso di un padre napoletano che ha visto i suoi tre figli trasferiti da Napoli a Pordenone.
Trasferire la residenza dei figli a 800 km di distanza sacrifica il diritto di visita del genitore e ostacola la possibilità di mantenere un rapporto continuativo con i figli, in violazione dell’art. 337-ter del codice civile.
L’art. 337-ter c.c. stabilisce che il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori e di ricevere cura, educazione, istruzione e assistenza morale da entrambi.
Inoltre, richiede al giudice di adottare provvedimenti relativi alla prole con esclusivo riferimento all’interesse morale e materiale dei minori.
La Corte ha evidenziato che una distanza considerevole tra le città, come quella tra Napoli e Pordenone, non consente frequentazioni giornaliere e rende possibili solo visite di più giorni, il che è problematico durante il periodo scolastico e per le attività sportive e ricreative dei figli.
Secondo i giudici di legittimità, la Corte di merito non avrebbe adeguatamente valutato l’impatto della considerevole distanza tra le due città, ignorando il fatto che tale distanza avrebbe ostacolato la frequentazione regolare e significativa del genitore con i figli.
Questo trasferimento configura una violazione del diritto alla bigenitorialità, poiché non individua idonee compensazioni per garantire il mantenimento di un rapporto equilibrato e continuativo tra i minori e il genitore non convivente.
L’art. 337-ter del codice civile è un pilastro fondamentale nella tutela dei diritti dei minori in caso di separazione o divorzio dei genitori.
Questo articolo garantisce che i figli mantengano un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi i genitori, ricevendo da loro cura, educazione, istruzione e assistenza morale.
Il principio di bigenitorialità, sancito dall’art. 337-ter, riconosce che la presenza di entrambi i genitori è essenziale per il sano sviluppo psicologico ed emotivo dei minori.
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 12282, ha ribadito l’importanza di questo principio, sottolineando che qualsiasi decisione riguardante il trasferimento dei figli deve considerare prioritariamente l’interesse superiore del minore a mantenere rapporti significativi con entrambi i genitori.
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