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Notizie legali

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Pignoramento di stipendio basso è consentito?

Pignoramento di stipendio basso: è consentito?

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La Corte Costituzionale con sentenza del 21.10.2015 n. 248 (depositata il 03.12.2015) ha stabilito che il pignoramento di stipendio basso, anche se inferiore all’ammontare dell’assegno sociale, è consentito con il solo limite del quinto del suo ammontare.

Quindi, ad esempio, se il debitore ha uno stipendio di € 500,00 gli possono pignorare fino ad € 100,00 al mese, fino ad estinzione del debito.

Il pignoramento di stipendio basso, pertanto, è consentito, a differenza di quanto previsto per il pignoramento di pensione che risulta impignorabile per la parte necessaria a soddisfare le esigenze minime di vita del pensionato.

L’art. 545, quarto comma, c.p.c. prevede che le somme dovute dai privati a titolo di stipendio, di salario o di altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego, comprese quelle dovute a causa di licenziamento, sono pignorabili nella misura del “quinto”  mentre, qualora concorrano più cause tra quelle indicate dall’art. 545 cod. proc. civ., il quinto comma, prevede che il pignoramento può estendersi sino alla metà.

Per quel che riguarda gli emolumenti da pensione, invece, fin dalla pronuncia n. 506 del 2002 l’orientamento della Corte Costituzionale era nel senso che, fermo restando il limite del quinto del percepito, doveva essere sottratta al regime di pignorabilità la parte necessaria a soddisfare le esigenze minime di vita del pensionato.

Con la predetta pronuncia la Consulta affermava, altresì, la non assimilabilità del regime dei crediti pensionistici a quelli di lavoro e che l’individuazione dell’ammontare della parte di pensione idonea ad assicurare al pensionato mezzi adeguati alle esigenze di vita rimaneva riservata, “nei limiti di ragione”, alla discrezionalità del legislatore.

Per lungo tempo il legislatore non è intervenuto sulla materia e la giurisprudenza si vedeva costretta a sopperire ad una tale mancanza andando ad individuare il limite di impignorabilità delle pensioni nella misura dell’ammontare dell’assegno sociale.

Recentemente la novella legislativa contenuta nel decreto-legge 27 giugno 2015, n. 83 (Misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria) ha aggiunto all’art. 545 cod. proc. civ. la seguente prescrizione «Le somme da chiunque dovute a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza, non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente alla misura massima mensile dell’assegno sociale, aumentato della metà. La parte eccedente tale ammontare è pignorabile nei limiti previsti dal terzo, quarto e quinto comma nonché dalle speciali disposizioni di legge».

Proseguendo nell’excursus normativo e giurisprudenziale, è opportuno ricordare che l’art. 72-ter del d.P.R. n. 602 del 1973 dispone in tema di riscossione delle imposte sul reddito che «1. Le somme dovute a titolo di stipendio, di salario o di altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego, comprese quelle dovute a causa di licenziamento, possono essere pignorate dall’agente della riscossione in misura pari ad un decimo per importi fino a 2.500 euro e in misura pari ad un settimo per importi superiori a 2.500 euro e non superiori a 5.000 euro. 2. Resta ferma la misura di cui all’articolo 545, quarto comma, del codice di procedura civile, se le somme dovute a titolo di stipendio, di salario o di altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego, comprese quelle dovute a causa di licenziamento, superano i cinquemila euro».

La Corte Costituzionale aveva già avuto modo di precisare che:

1) lo scopo dell’art. 545 cod. proc. civ. è quello di contemperare la protezione del credito con l’esigenza del lavoratore di avere, attraverso una retribuzione congrua, un’esistenza libera e dignitosa, graduando il sacrificio in misura proporzionale all’entità della retribuzione: il soggetto che ha una retribuzione più bassa, infatti, è colpito in misura proporzionalmente minore;

2) la scelta del criterio di limitazione della pignorabilità e l’entità di detta limitazione rientrano, per costante orientamento della Consulta, nel potere costituzionalmente insindacabile del legislatore;

3) è conforme a Costituzione l’assoggettamento della retribuzione, da qualsiasi lavoratore percepita, alla responsabilità patrimoniale quale “bene” sul quale qualsiasi creditore può, nei limiti di legge, soddisfarsi.

Conseguentemente, è sempre stata respinta la questione di legittimità costituzionale, in riferimento all’art. 36 Cost., dell’art. 545, quarto comma, cod. proc. Civ., nella parte in cui non prevede l’impignorabilità della quota di retribuzione necessaria al mantenimento del debitore e della famiglia (sentenze n. 434 del 1997, n. 209 del 1975, n. 102 del 1974, n. 38 del 1970, n. 20 del 1968 e ordinanze n. 491 del 1987, n. 260 del 1987 e n. 12 del 1977).

Per quanto sopra, unico limite al pignoramento di stipendio basso, anche se minimale, derivante da attività lavorativa subordinata part-time e unica fonte di sostentamento del dipendente debitore, è dato dal quinto del suo ammontare.

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Commenti 0124

  • Andrea

    30 Gennaio 2024 11:06 · Rispondi

    Grazie per la risposta, ma nella lettera di pignoramento si specifica, che la quota pignorata avviene su scaglioni di somme dovute a titolo di stipendio, ecc. non su scaglioni di ammontare del debito con l’agenzia, corretto?

  • Andrea

    30 Gennaio 2024 9:53 · Rispondi

    Buongiorno avvocato, ho una busta paga netta di € 1.500 mensile e dal mese prossimo partirà pignoramento da parte dell’agenzia delle entrate. La quota pignorata è un 1/10?
    Inoltre, ho assegno mantenimento di euro 600 € da versare al mese,
    questi possono essere scalati dai 1.500 quindi il netto da pignorate sarebbe 900€ ?

    • Avv. Matteo Mami

      30 Gennaio 2024 10:21 · Rispondi

      Dipende dall’ammontare del debito vantato dal creditore Agenzia delle Entrate:
      per debiti fino a 2.500 euro la quota pignorabile è un decimo dello stipendio e altre indennità;
      per debiti tra 2.500 e 5.000 euro la quota pignorabile è un settimo dello stipendio e altre indennità;
      per debiti sopra i 5.000 euro la quota pignorabile è un quinto dello stipendio e altre indennità.
      Se il mantenimento viene pagato dal suo datore di lavoro tramite ordine di pagamento diretto, la quota complessiva massima pignorabile non può superare la metà del suo stipendio.
      Se invece il mantenimento lo versa lei (e non direttamente il datore di lavoro), detto pagamento non incide sulla quota pignorabile.

  • Alex

    18 Gennaio 2024 20:47 · Rispondi

    Io ancora non ho capito una cosa, ci sono moltissime versioni online. Se il mio creditore è l’Agenzia dell’Entrate, il mio debito è per esempio 20.000€ e il mio stipendio 2000€, possono pignorarmi 1/5 o 1/10? C’è chi dice che il decimo è relativo all’importo dello stipendio , c’è chi all’ammontare del debito.

    • Avv. Matteo Mami

      19 Gennaio 2024 10:39 · Rispondi

      Se il pignoramento riguarda stipendi, salario, o qualsiasi altra indennità derivante da rapporto di lavoro o di impiego, esistono per l’Agente della riscossione alcuni limiti:
      per debiti fino a 2.500 euro la quota pignorabile è un decimo dello stipendio e altre indennità;
      per debiti tra 2.500 e 5.000 euro la quota pignorabile è un settimo dello stipendio e altre indennità;
      per debiti sopra i 5.000 euro la quota pignorabile è un quinto dello stipendio e altre indennità.
      Quindi se il suo debito con Agenzia Entrate è di euro 20.000 la quota pignorabile mensile è pari ad un quinto del suo stipendio e altre indennità.
      Se il suo debito fosse di euro 3.000 la quota pignorabile mensile è pari ad un settimo del suo stipendio e altre indennità.
      Se il suo debito fosse di euro 2.000 la quota pignorabile mensile è pari ad un decimo del suo stipendio e altre indennità.

  • Alessia

    16 Novembre 2023 22:29 · Rispondi

    Buonasera avvocato
    Ho 2 trattenute in busta paga
    Un quinto e una delega
    La mia ex padrona di casa mi ha fatto andare via di casa con 3 bambini a carico e ora ha chiamato un avvocato per farmi pagare 350 euro al mese per le spese condominiali arretrate tutti i mesi fino ad agosto
    Io non riesco a pagarle
    Ho chiesto di abbassare la rata e mi hanno detto di no
    Cosa posso fare
    Io non ho soldi per fare la spesa ormai
    Se non pago piu perché non riesco cosa succede?
    Grazie

  • Federico

    25 Ottobre 2023 14:32 · Rispondi

    Ho uno stipendio di 400 euro ho subito un pignoramento di ero 363 euro come è possibile ?

  • Marcello

    18 Settembre 2023 16:28 · Rispondi

    Buonasera mia moglie lavora x una importante doceta italiana francese,anni che li viene tolto il 5,ora nel 2023 da giugno con 1 stipendio da 700 netti mensili 180e sulla busta ,volendo li do più informazioni

  • Guglielmo

    17 Agosto 2023 7:53 · Rispondi

    Buongiorno Avvocato a me hanno messo un pignoramento verso terzi sulla Postepay dove ho l’unico ingresso economico dell’assegno di invalidità e non posso più lavorare cosa succede? Grazie

    • Avv. Matteo Mami

      23 Agosto 2023 10:57 · Rispondi

      Le prestazioni per l’invalidità che vengono erogate dall’Inps si dividono in prestazioni totalmente impignorabili e prestazioni parzialmente pignorabili.
      Le consiglio di rivolgersi ad una avvocato per capire la sua situazione.

  • Iulian

    11 Maggio 2023 11:23 · Rispondi

    Buongiorno Avvocato a me hanno messo pignoramento su la busta paga da un paese estero è una cosa legale ? Non ho avuto nessuna notifica a quanto riguarda pignoramento mi sono trovato semplicemente con 1/5 netto tolto. Grazie

  • anna

    21 Aprile 2023 10:42 · Rispondi

    Persona disponibile e precisa, lo consiglio. TOP

  • Gianluca

    3 Febbraio 2023 17:06 · Rispondi

    Buonasera avvocato prendo uno stipendio di circa €1000 al mese pago €450 di fitto casa devo dare €200 di mantenimento ai miei figli per non dire altro quanto possono pignorare?

    • Avv. Matteo Mami

      3 Febbraio 2023 19:58 · Rispondi

      Un quinto di 1000 euro, cioè 200 euro.

  • Antonio

    29 Gennaio 2023 22:04 · Rispondi

    Ho un lavoro part time con busta paga di e 150 visto la somma cosi bassa possono pignorarla?

    • Avv. Matteo Mami

      30 Gennaio 2023 11:26 · Rispondi

      Si, possono, come scritto nell’articolo

  • LAVINIA

    21 Ottobre 2022 12:06 · Rispondi

    Buongiorno avvocato mio marito doveva recuperare 500€ de stipendio del suo datore di lavoro abbiamo fatto il decreto ingiuntivo, dopo circa 30gg siamo trovati con1700 € in contatto corrente adesso la mia domanda e come mai 1700 se io devo recuperare solo 500€…come viene calcolato?

    • Avv. Matteo Mami

      21 Ottobre 2022 12:49 · Rispondi

      Buongiorno,
      immagino la somma in più siano le spese legali liquidate.
      Le consiglio di chiedere all’avvocato che ha seguito suo marito.

  • Elisa

    17 Ottobre 2022 12:23 · Rispondi

    Buongiorno volevo chiedere io ho uno stipendio che varia dai 400/570mi hanno pignorato un quinto dello stipendio e questo mese ho ricevuto come stipendio 272euro come faccio a vivere con questi soldi? si può pignorare uno stipendio così basso?

    • Avv. Matteo Mami

      17 Ottobre 2022 12:35 · Rispondi

      Buongiorno,
      come scritto nell’articolo, è consentito il pignoramento di stipendio basso, anche se inferiore all’ammontare dell’assegno sociale.

  • Giusi

    14 Settembre 2022 1:07 · Rispondi

    Buongiorno mi è stato notificato pignoramento stipendio a breve avrò udienza ho uno stipendio di 1500 euro dei quali 480 affitto , ho due figli totalmente a carico studiano e il mio ex marito non passa gli alimenti nulla di intestato posso fare qualcosa ?

    • Avv. Matteo Mami

      14 Settembre 2022 9:47 · Rispondi

      Buongiorno, per legge le verrà trattenuto, ed assegnato al creditore, un quinto dello stipendio.
      Può tentare di concordare con il creditore una minore trattenuta (ad esempio un sesto) facendo presente la sua difficile situazione economica.

  • Nicola

    2 Agosto 2022 22:44 · Rispondi

    Salve, essendo impiegato al 118 regione Sicilia,ma azienda privata, avendo trattenuta quinto più delega di 270 con un totale di 560, in più tengo da circa un anno un prestito di 600 per aver finaziamento macchina. Adesso da circa 5 mesi mi accreditano entrambi rate con totale 560 mio stipendio + 600 la trattina di 600 attraverso accredito banca per un totale di 1200 circa. La mia busta paga e di Euro 1600 circa puliti. Mi rimangono circa 200 euro .per Giunta lavorando a 100 km da casa e quindi spese benzina e cibo. Cosa mi consiglia?

  • Fabrizio

    24 Luglio 2022 6:51 · Rispondi

    Buongiorno avvocato a febbraio 2021 ho cessato di lavorare presso il mio datore di lavoro per passare con cambio appalto con un altra azienda,dove lavoravo prima era una cooperativa e versavo una quota sociale che ad oggi ammonta a 4200€ e per un debito di 1600€ mi è stata bloccata per intero.la mia domanda è questa perché? Non potevano prendersi 1600€ e la restante somma mi veniva versata??? Grazie mille per la sua risposta

  • giuseppe

    17 Giugno 2022 12:39 · Rispondi

    quindi da quei soldi pignorati non si può far nulla? Bo, tipo scaricare su 730….. far in modo di abbassare l’isee come succede con l’affitto il quale viene tolto da reddito e su ciò che rimane calcolano l’isee, esempio: reddito annuale 20.000, affitto annuale 5000. Su prospetto isee il reddito rimanente è 15000 e su questo calcolano isee.

  • giuseppe

    17 Giugno 2022 12:34 · Rispondi

    ma visto che comunque pago come se fosse il mutuo, non dovrei avere dalla banca un documento per scaricare interessi come nel mutuo?

  • giuseppe

    16 Giugno 2022 11:40 · Rispondi

    buongiorno, mi viene trattenuto dal datore di lavoro 1/5 per via del pignoramento verso terzi effettuato dalla banca . Questi soldi che l’azienda mi trattiene fanno comunque reddito ? L’azienda nel cud deve mensionarli? Ai fini isee è possibile decurtare questi soldi pignorati dal reddito totale?. Grazie anticipatamente per la risposta.

    • Avv. Matteo Mami

      16 Giugno 2022 11:52 · Rispondi

      I soldi trattenuti fanno comunque parte del reddito e rilevano ai fini isee.

  • Alessandro

    28 Marzo 2022 18:12 · Rispondi

    Salve ho un quinto dello stipendio già pignorato per debiti non pagati a una finanziaria oggi ho ricevuto il decreto ingiuntivo da banca ifis per un altro debito non pagato volevo sapere se e piu rischioso il pignoramento del conto corrente che praticamente è in rosso dove addebito stipendio se invece mi devo aspettare un accodo di un altro quinto in busta paga e se il datore di lavoro quando riceve l altro pignoramento in accodo toglie già la quota di un quinto o vedendo che c’è già un quinto pignorato non può prendere nulla dalla busta e aspetto udienza con giudice grazie

    • Avv. Matteo Mami

      28 Marzo 2022 18:53 · Rispondi

      La scelta tra pignorare il conto corrente o lo stipendio spetta unicamente al creditore.
      La trattenuta dello stipendio per effetto di pignoramento, salvo casi eccezionali, non può essere superiore al quinto.
      Quindi, se sul suo stipendio grava già un pignoramento di un quinto, un nuovo pignoramento andrà in coda rispetto a quello esistente e non potranno essere effettuate ulteriori trattenute sulla busta paga.

  • renato

    1 Marzo 2022 15:34 · Rispondi

    La mia ex mi ha pignorato il quinto del mio stipendio causa mancato pagamento del mantenimento. Ho diritto a portare in deduzione almeno le quote capitale sul 730?

    • Avv. Matteo Mami

      2 Marzo 2022 13:18 · Rispondi

      Le somme corrisposte al coniuge a titolo di mantenimento sono oneri deducibile ai fini Irpef nel limite di quanto disposto dal Giudice nell’apposito Provvedimento dell’Autorità Giudiziaria (separazione, divorzio, ecc.)
      Gli assegni di mantenimento per i figli, invece, non sono deducibili dal reddito imponibile.

  • Giuseppe

    15 Dicembre 2021 21:39 · Rispondi

    Salve avvocato volevo chiedere un informazione mi hanno pignorato il mio conto x morosità affitto,in questo momento non posso prelevare neanche 1 centesimi e non ho nessuna altra entrata , possono bloccare tutto ? Come posso fare ? Grazie

    • Avv. Matteo Mami

      16 Dicembre 2021 12:56 · Rispondi

      Buongiorno,
      il conto corrente è interamente pignorabile, quindi non è possibile fare nulla.
      Nel caso in cui sul conto corrente venga accreditato uno stipendio o una pensione le somme dovute a tale titolo possono essere pignorate nei seguenti limiti:
      se l’accredito dello stipendio o pensione sul conto avviene in data anteriore al pignoramento, il creditore non può mai pignorare un minimo che è pari all’importo eccedente il triplo dell’assegno sociale (per il 2021 pari a € 460,28) e cioè di € 1.380,84. Ad esempio, per una retribuzione di € 2.000, potrà essere pignorata la parte di retribuzione che eccede 1.380,84; se invece la retribuzione ammonta a € 1.380, essa non può essere oggetto di pignoramento;
      se l’accredito dello stipendio o della pensione sul conto avviene alla data del pignoramento o successivamente, nei seguenti limiti:
      nella generalità dei casi, nella misura massima di 1/5 dell’emolumento versato sul conto;
      se il creditore agisce per crediti alimentari, nella misura autorizzata dal presidente del tribunale o dal giudice delegato;
      per i crediti dello Stato, Province o Comuni: nel limite di 1/5;
      per il pignoramento in concorso di più cause creditorie (alimenti, tributi, altre cause) fino alla metà della base pignorabile.
      Il pignoramento eseguito su tali somme in violazione dei limiti è parzialmente inefficace.
      L’inefficacia è rilevata dal giudice anche d’ufficio.

  • ilaria

    13 Luglio 2021 18:16 · Rispondi

    buongiorno ,io ho un contratto intermittente , in realtà neanche io so quanto guadagno dipende dalle volte che mi chiamano .
    quindi come possono pignorarmi lo stipendio ?
    grazie

    • Avv. Matteo Mami

      14 Luglio 2021 9:57 · Rispondi

      buongiorno,
      la trattenuta del quinto verrà fatta mese per mese in base a quello che sarà il suo stipendio mensile

  • Nome (richiesto)

    13 Luglio 2021 18:06 · Rispondi

    avevo una ditta impresa
    edile con un fornitore
    avevo un contratto di € 54.035,00 ho
    riscontrato un debito a saldo di di €. 13.000 loro l’anno portato ad € 26.477,06 per opere extra che io per motivi che non volglio elencare non ho mai mandato nessuna lettera di diffida ( premetto che ne ha presi già 41.000,00) mi ha patto un atto di precetto e un atto di pignoramento portandolo ad €. 41.479,50 ) ; ho chiuso la ditta , ora sono dipendente a tempo indeterminato e percepisco €. 1.100,00 netti ,pago affitto € 500,00, come sembra che mi portino via 1/5 dello stipendio € 220,00, rimane solo
    €. 280,00 , ho bollette,gas,enel,acqua ,tari che incidono medialmente €. 120,00 mese, e quindi rimane €. 160,00 al mese : 30 giorni devo vivere con €. 5.33/al giorno, spero di non avere il raffreddore cosa devo fare, per vivere oppure una soluzione
    grazie se mi dare una risposta
    Terzi Francesca

  • Deborah

    15 Giugno 2021 15:19 · Rispondi

    Salve avvocato percepisco uno stipendio di 450 euro due figli a carico e per un vecchio debito vogliono pignorare 1/5 dello stipendio lo possono fare o posso chiedere di abbassare l importo da pignorare? Inoltre a suo tempo avevo proposto un terreno a fronte del debito e mi hanno detto di no, volevo dare 50 euro al mese e hanno detto no come posso comportarmi e a cosa vado incontro grazie mille

    • Avv. Matteo Mami

      15 Giugno 2021 16:03 · Rispondi

      Buongiorno,
      possono pignorarle un quinto di 450 euro e senza il consenso del creditore non è possibile abbassare l’importo pignorabile.

  • valerio

    9 Giugno 2021 18:31 · Rispondi

    Salve Avvocato, volevo chiedere se con uno stipendio netto di 770 euro mensili, con un affitto attuale di 600 euro, il vecchio proprietario di casa, da cui ho ricevuto uno sfratto esecutivo e quindi con l abitazione restituita, può effettuare il pignoramento del quinto dello stipendio. tolte le spese di affitto attuale, vivo con 170 euro mensili rimanenti in piena povertà praticamente

    • Avv. Matteo Mami

      9 Giugno 2021 18:59 · Rispondi

      Le confermo che il creditore munito di titolo esecutivo può richiedere il pignoramento del quinto dello stipendio, anche se ammontante a soli € 770 mensili.

  • Giovanni Rodio

    20 Marzo 2021 0:42 · Rispondi

    Buonasera volevo chiederle ho avuto il pignoramento dello stipendio e oggi mi è stato accreditato lo stipendio dalla mia azienda pagando il 1/5 dello stipendio. Perché non riesco a prelevare la restante parte? Il mio stipendio è stato di 861,00 . Ho avuto la cassa integrazione di 176 € anche essa trattenuta tutta x intero . Cosa è come devo fare per poter prelevare e vivere ?

    • Avv. Matteo Mami

      22 Marzo 2021 10:46 · Rispondi

      La restante parte dello stipendio accreditata in banca deve poterla prelevare.
      Senta in banca il motivo per il quale non può prelevare

  • Giulia Tumminello

    12 Febbraio 2021 22:07 · Rispondi

    Salve, il mio compagno ed io abitiamo in Germania, il mio compagno ha un ex moglie in Italia che vuole fare il pignoramento di 1/5 dello stipendio per gli alimenti dei bambini, io e lui abbiamo una bambina e le varie spese mensili, si terrebbe conto di queste spese, quando si deciderà l‘importo?

    • Avv. Matteo Mami

      15 Febbraio 2021 10:30 · Rispondi

      Buongiorno,
      in sede di esecuzione non rilevano le spese mensili per la quantificazione dell’importo pignorabile.
      Se avete molte spese mensili potete valutare se ci sono i presupposti per chiedere una diminuzione dell’assegno di mantenimento dei bambini facendo ricorso al Tribunale.

  • Gabriela Diaz

    16 Gennaio 2021 13:25 · Rispondi

    Salve non posso più pagare il.uttupo per malattia mio marito gravemente malato lui una pensione di inabilità di 446 io un estipendio di 850 non abitando più EN la casa di più di 3 anni un famigliare mi presta un appartamento gratis la espesa per badante in il mese di dicembre sono estate 1166 estipendio più 400 di tasse al Inps a il accompagnamento cosa mi può pignorare la banca noi siamo disposti a dare la casa subito a la banca non ci Dani resposta io non o più niente dopo 4 anni di malattia o solo 1400 € in banca

  • Dora

    28 Dicembre 2020 19:13 · Rispondi

    Buonasera avvocato, sono una madre separata con due ragazze a carico, ho un lavoro intermittente e attualmente percepisco 230/250 di reddito mensile, in piú farò domanda di reddito di cittadinanza, ho avuto ingiunzione di pagamento da parte di una finanziaria per un auto acquistata dal mio ex marito(che non mi paga nemmeno gli alimenti) dove io ero cointestataria. Quanto possono togliermi dallo stipendio se cosí può chiamarsi? Grazie

    • Avv. Matteo Mami

      29 Dicembre 2020 10:19 · Rispondi

      Buongiorno,
      il 20% della somma a lei spettante.
      Motivando la sua difficile situazione chieda al creditore di diminuire la predetta percentuale nella richiesta di assegnazione somma.
      Il giudice infatti può diminuire la percentuale di assegnazione solo se vi è il consenso del creditore.

  • ANGELA

    27 Novembre 2020 14:34 · Rispondi

    Ho uno stipendio fi 1600 euro e ina cessione di 350 euro quanto mi può pignorare la banca x un debito vecchio?

    • Avv. Matteo Mami

      27 Novembre 2020 15:15 · Rispondi

      Buongiorno,
      le possono pignorare un quinto dello stipendio che su € 1600 è pari ad € 320

  • Jessica

    13 Ottobre 2020 13:01 · Rispondi

    Salve io sono in sfratto esecutivo .il padrone di casa mi ha chiesto di pagare il debito ma io non posso pagare .se non pago si va in via giudiziale per recuperare i soldi. Percepisco la naspi di 600 possono pignorare tutti i 600?

    • Avv. Matteo Mami

      13 Ottobre 2020 18:25 · Rispondi

      La NASPI è pignorabile ma entro alcuni limiti.
      Se il pignoramento avviene direttamente alla fonte in capo all’Inps, prima che l’ente accrediti l’assegno al disoccupato.
      In tal caso è possibile il pignoramento ma detratto da una minima parte necessaria alla sopravvivenza che è pari all’assegno sociale aumentato della metà (circa 670 euro).
      La parte eccedente tale ammontare è pignorabile, per crediti di natura ordinaria (banche, privati, finanziarie) nella misura di un quinto.
      Nel suo caso quindi, essendo l’importo della NASPI a lei spettante inferiore ad euro 670,00, nulla le potrà essere pignorato.
      Regole diverse valgono se la disoccupazione viene versata in banca.
      In tal caso per le somme già accreditate all’atto dell’arrivo del pignoramento, queste sono pignorabili solo per la parte che eccede il triplo dell’assegno sociale (448,07 x 3 = 1.344,21 euro). Ad esempio: su uno conto di 1500 euro costituito dall’accredito dei vari mesi di Naspi si può pignorare la differenza tra 1.500 e 1344,21 euro (ossia 448,07 x 3). Quindi è possibile pignorare solo 155,79 euro;
      Per le somme accreditate a titolo di Naspi dopo la notifica dell’atto di pignoramento è possibile il blocco entro massimo un quinto.
      Preciso che l’importo dell’assegno sociale varia di anno in anno.
      Le consiglio quindi di non lasciare accreditata la naspi sul conto corrente.

  • Matteo

    19 Luglio 2020 23:11 · Rispondi

    Buongiorno Avv. Mami,

    Sono un padre separato. Ho stipulato accordo con la mia ex moglie, mantenimento per lei e mio figlio minore, di euro 1.000 mensili.

    Percepisco stipendio da 1.800 euro, sul quale vi è già pignoramento presso terzi di questi, appunto, 1.000 euro.

    Posso essere soggetto ad ulteriori pignoramenti presso terzi ?

    Sono fortemente esposto cla livello bancario per pregresso imprenditoriale, da qui il dubbio di cui sopra.

    Anticipatamente grazie.

    Vive cordialità

    • Avv. Matteo Mami

      20 Luglio 2020 12:19 · Rispondi

      Buongiorno,
      considerato l’importo della trattenuta rispetto all’importo del suo stipendio, ritengo sia più probabile che i 1000 euro per moglie e figli vengano trattenuti dal suo stipendio non in forza di pignoramento presso terzi, bensì per effetto di ordine di pagamento diretto al datore di lavoro.
      In ogni caso la giurisprudenza riconosce natura espropriativa al decreto di pagamento diretto del mantenimento in favore del coniuge.
      Quindi significa che l’ordine di pagamento diretto è equiparato ad un pignoramento per quanto riguarda l’individuazione della soglia limite di pignorabilità.
      Il pignoramento delle somme dovute a titolo di retribuzione, anche per effetto del concorso di crediti per cause diverse, non può in ogni caso estendersi oltre la metà.
      Considerato, quindi, che la trattenuta sulla sua retribuzione è già oltre la metà, la sua retribuzione non può essere oggetto di ulteriori pignoramenti.

  • andrea vignola

    16 Luglio 2020 15:38 · Rispondi

    Buongiorno, l’azienda dove lavoro ha ricevuto pignoramento di un quinto del mio stipendio; quando sono stato assunto nel 2016 ho aperto una fondo complementare dove accantonare il tfr, che ad oggi ammonta ad € 2000 circa; solo che non è mai stato accantonato ad oggi. Essendo ancora in azienda seppure destinato al fondo complemntare e non ancora versato, è pignorabile nei limiti del quinto?
    Poi, sono in cassa integrazione da marzo, quindi da marzo ad oggi non c’è nulla di pignorabile se non forse il tfr; lo stipendio di febbraio mi è stato pagato a luglio, il giorno successivo alla notifica al mio datore del pignoramento. Il quinto di quello stipendio di febbraio è pignorabile? il mio datore lo deve inserire nella dichiarazione del terzo pur trattandosi di emolumenti di febbraio anche se pagati a luglio? grazie di cuore per la risposta

    • Avv. Matteo Mami

      16 Luglio 2020 17:05 · Rispondi

      Buongiorno,
      il TFR è pignorabile, così come tutti gli altri crediti del lavoratore dipendente, nella misura massima di un quinto.
      Tuttavia le somme pignorate del TFR potranno essere trattenute dal datore solo nel momento della cessazione del rapporto di lavoro, ovvero quando il TFR le verrà liquidato.
      L’azienda in quel momento, anziché versare tutto il TFR al dipendente, ne tratterrà un quinto e lo darà al creditore, sempreché le somme assegnate al creditore non siano state nel frattempo interamente pagate.
      Sono pignorabili tutte le somme che sono ancora dovute dal datore di lavoro al momento della ricezione del pignoramento.
      Quindi se il suo datore doveva ancora pagarle lo stipendio di febbraio quando a luglio ha ricevuto il pignoramento, lo stipendio di febbraio rientra nelle somme pignorate e nella dichiarazione.

  • Vittorio

    9 Luglio 2020 5:04 · Rispondi

    Avvocato buongiorno mia moglie e’ titolare di una srl come socio unioco e svolge ruolo di amministratore. Ho letto che in questo caso la legge consente che il coniuge, io, possa lavorare gratis.. e’ corretto? In questo modo eviterei possibili pignoramenti. E qualora non fosse possibile, il contratto co co co e’ pignorabile interamente o solo per un quinto? Grazie

    • Avv. Matteo Mami

      9 Luglio 2020 9:40 · Rispondi

      Buongiorno,
      la collaborazione gratuita al coniuge è consentita purché si tratti di prestazione occasionale, vi è pertanto un limite di giorni e ore lavorativi durante l’anno solare.
      Le consiglio di contattare un consulente del lavoro.
      Il compenso derivante da contratto co.co.co. è anch’esso pignorabile nei limiti del quinto.

  • antonio

    26 Maggio 2020 5:00 · Rispondi

    percepisco una pensione di invalidità di 276 Euro ed un affitto di 250 Euro.
    Mi è stato bloccato totalmente l’affitto in attesa di udienza.
    Quanto possono pignorarmi?
    E’ vero che i pignoramenti sono sospesi fino al 31/8/2020?

    • Avv. Matteo Mami

      26 Maggio 2020 12:16 · Rispondi

      Buongiorno,
      la somma percepita a titolo di affitto è interamente pignorabile.
      La sospensione dei pignoramenti effettuati dall’agente della riscossione fino al 31/08/2020 riguarda le somme dovute a titolo di stipendio, salario, altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego, nonché a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione, o di assegni di quiescenza.
      Non rientra nella sospensione il pignoramento di fitti o pigioni dovute da terzi al debitore iscritto a ruolo.

  • Lorenzo

    2 Marzo 2020 20:35 · Rispondi

    Buongiorno volevo sapere se io quando tra circa 1 anno e mezzo vado in pensione e penso di andare in Spagna o Portogallo il minimo vitale vale anche in questi stati visto che ho una trattenuta di 1/5 se mi fa un esempio grazie
    Mettiamo che il netto sia di circa €.1.500,00

    • Avv. Matteo Mami

      3 Marzo 2020 11:35 · Rispondi

      Buongiorno,
      trattasi innanzitutto di una complicata questione di diritto privato internazionale.
      Mi contatti nel caso sia interessato ad una consulenza a pagamento.

  • Anna

    25 Settembre 2019 12:21 · Rispondi

    Buongiorno avvocato, ho subito un pignoramento presso terzi,conto corrente bloccato per intero già da due mesi, preciso che percepisco 400 euro come contributo lavori socialmente utili,più 277 euro pensione minore, e legale tutto questo? A chi devo ed rivolgermi? cordiali saluti.

  • Anna Lazzarini

    26 Agosto 2019 13:17 · Rispondi

    Buon giorno avvocato io percepisco 300 euro al mese e ho un debito con la compass il mio lavoro e a contratto inder.. Par time.. Possono tenersi il quinto dello stipendio

  • rosella

    28 Aprile 2019 22:26 · Rispondi

    salve lavoro 20 ore settimanali e guadagno intorno 570 euro mensili dal 2017 il datore di lavoro trattiene un quinto del mio stipendio ogni mese xche dice che altrimenti chiude …..poi 2018 io scopro un tumore e mentre ero in ospedale mi arriva un ingiunzione del tribunale dove mi viene trattenuto un altro quinto di stipendio x un pagamento non effettuato nel 2005 di 1.900 euro che nel frattempo è lievitato a 5.900€ praticamente mi hanno lasciato con 300€ al mese io non ho altre entrate pago affitto ho 3 figli invalida senza assegno chiedo solo uno come deve vivere? è lecito tutto ciò? ho chiamato gli avvocati che hanno fatto questo mi hanno riso in faccia ……ah premetto che il debito era a nome mio ma,,,, i soldi li ha presi il mio ex marito

  • antonella vetere

    18 Aprile 2019 23:09 · Rispondi

    Buona sera con un contratto s chiamata possono pignorare stipendio?

  • Roberta

    26 Marzo 2019 18:46 · Rispondi

    Buonasera ho un lavoro part-time di20 ore settimanali e percepisco più o meno. 650 euro ed bimbo di 2 anni ….chiedevi il minimo da vivere che nn possono prendere di quanto è? Se c’è dopo prendono solo il restante di un quinto?

    • Avv. Matteo Mami

      27 Marzo 2019 10:14 · Rispondi

      Non è prevista una somma minima non pignorabile (prevista solo in caso di pensione).
      Possono pignorare un quinto delle somme nette a lei dovute.

  • Nicolò

    24 Gennaio 2019 9:31 · Rispondi

    se vi è ricorso al pignoramento presso terzi può il creditore avviare un ulteriore pignoramento ?

    • Avv. Matteo Mami

      25 Gennaio 2019 9:59 · Rispondi

      Si

  • Ilaria

    7 Dicembre 2018 12:10 · Rispondi

    Buongiorno,

    mi hanno appena contattata, da una società di recupero crediti, per dirmi che hanno acquisito un mio debito (credo del 2009) e che si rifaranno (con decreto giudiziale e pignoramento c/o terzi) sul mio stipendio direttamente dal mio datore di lavoro. Hanno detto che hanno già avviato la diffida nei mie confronti. Mi scuso per la terminologia che potrei, ignorando, usare in modo non del tutto corretto. Le chiedo.. possono fare un pignoramento su un contratto a tempo determinato? E possono farlo anche se ho due figlie a carico al 100% (con ex-marito – legalmente separato e in via di divorzio – disoccupato?)?
    Sono profondamente perplessa! Sopravviviamo appena le mie bimbe ed io.. da pochi mesi (gli ultimi tre anni sono stati disperati), con un affitto che è la metà del mio stipendio.. in uno stato che socialmente è ai tempi della pietra (e sono “carina”), senza un minimo di tutela nei confronti dei bambini e del genitore che se ne prende cura.. e il pensiero che a breve possano pignorarmi un decimo dello stipendio (1539 emolumenti di cui 245 euro ANF) mi sta facendo impazzire.. Ho fatto tanto per trovare questo lavoro, tra poco mi scadrà e a questo punto, con una segnalazione del genere non so neppure se il mio titolare mi rinnoverà il contratto.
    Se mi presento o non mi presento in tribunale, firmo o non firmo l’atto.. cambia qualcosa? E poi il Dr. in Scienze Bancarie che mi ha contattata poteva far partire l’ingiunzione prima di parlarmi?
    Mi perdoni lo sfogo, confido in una sua preziosa risposta.
    Saluti 🙂

  • Aurelio

    16 Novembre 2018 18:41 · Rispondi

    Buonasera mi chiamo Aurelio fantetti e volevo avere qualche chiarimento in merito in quanto sono separato dal 2012 abbiamo vissuto nella stessa casa fino al 2014 poi la mia ex moglie è andata via portando con se mia figlia che attualmente ha 14 anni e portando con sé anche tutto ciò che avevo costruito come case ed un automobile cointestata nella separazione avevamo messo un mantenimento di €250 per mia figlia e €100 per lei la separazione è stata fatta in modo fittizio in quanto consigliati da un avvocato perché avevamo un’azienda che poi andata male nonostante avesse un immobile a Roma una villa fuori Roma ed una macchina che ha venduto tutto per acquistare un nuovo immobile Mi ha citato con pignoramento del quinto sullo stipendio avendo così ottenuto €250 per il mantenimento di mia figlia Io attualmente vivo con la mia compagna e ho due bimbi piccoli uno di 2 anni e una di 2 mesi e il mese scorso mi è arrivata una nuova citazione di un atto di pignoramento presso terzi sempre dalla mia ex dove oltre al mantenimento mi chiede gli arretrati E come se non bastasse qualche mese fa ho ricevuto un atto di pignoramento da una finanziaria che purtroppo non ho potuto pagare quando avevamo il negozio ora volevo capire cosa si può fare come devo comportarmi Grazie

  • mauro

    11 Novembre 2018 23:37 · Rispondi

    Salve avvocato vorrei sapere prendendo uno stipendio di circa 900€netti pagando alimenti a mio figlio di ero 250 decisi dal giudice e decurtati direttamente dal datore di lavoro e pagando un affitto di 600€al mese mi rimangono pulito circa400€ siamo una famiglia monoredito con un minore in casa il giudice in udienza prenderà in considerazione questo e quanto potrebbe pigniorare grazie

    • Avv. Matteo Mami

      12 Novembre 2018 11:12 · Rispondi

      In materia di concorrenza tra pignoramento e ordine di pagamento diretto al datore di lavoro non vi è alcuna previsione normativa e sul punto non si è ancora espressa la Corte di Cassazione.
      Vi sono solo pronunce dei giudici di merito (Tribunali).
      L’orientamento maggioritario ritiene che l’ordine di pagamento diretto al datore di lavoro integra un’ipotesi di cessione del credito, con la conseguenza che in caso di concorso con un successivo pignoramento lo stesso può giungere sino al limite della metà dello stipendio.
      Ne deriva che il pignoramento del suo stipendio, in via generale nella misura massima consentita di 1/5 del suo ammontare, non potrà comunque eccedere la differenza tra la metà del suo stipendio e la trattenuta già operata dal datore di lavoro in via diretta per il mantenimento di suo figlio.
      In pratica: se lei ha uno stipendio netto di € 1.150 (900 + 250) la trattenuta dello stipendio in forza di pignoramento è pari al quinto (€ 230), in quanto detta trattenuta, sommata alla trattenuta operata dal datore (€ 250), non supera la metà del suo reddito (€ 575).
      Non rilevano invece fattori come il canone di locazione o la presenza di minori nel nucleo familiare.

  • Francesca

    26 Ottobre 2018 20:44 · Rispondi

    Buonasera, domanda il mio compagno ha uno stipendio medio di 700€ mensili, ha una cessione del quinto per un finanziamento personale, più un altro quinto per un debito con sentenza del tribunale, oggi è arrivato un altro atto per un pignoramento dello stipendio. Possono farlo? In che misura? Gli assegni famigliari sono pignorabili? Grazie

  • Alexandra

    23 Ottobre 2018 13:23 · Rispondi

    Spett.Avvocato
    Sono una ragazza madre ho uno stipendio di circa 800€, mi hanno fatto un pignoramento di 675€ di tributi non pagati. Adesso come devo fare a vivere un altro mese. Datemi un consiglio grazie

    • Avv. Matteo Mami

      29 Ottobre 2018 15:19 · Rispondi

      Buongiorno,
      dubito che abbiano fatto una trattenuta mensile di € 675,00 su uno stipendio di € 800,00

  • Alessia

    14 Settembre 2018 8:13 · Rispondi

    Salve avvocato, ho uno stipendio di 1000 euro come dipendente, pago già 400 euro mensili per due finanziarie che ho ripreso a pagare dopo un periodo di fermo dovuto alla mia disoccupazione.
    Attualmente presso il mio datore di lavoro è arrivato l’avviso di prelievo forzoso dello stipendio. Visto che lo stipendio residuo attualmente è di 600 euro, ho una casa di proprietà che è la mia residenza (unico bene immobile), è possibile chiedere delle proroghe almeno fin quando risolverò con le finanziarie? Eventualmente no, il prelievo forzoso sarebbe di un quinto oppure un decimo? È possibile, tramite presentazione isee, chiedere una proroga? Cordiali saluti

    • Avv. Matteo Mami

      29 Ottobre 2018 15:54 · Rispondi

      Buonasera,
      non è possibile richiedere proroghe.
      L’ammontare della trattenuta di 1/5 o 1/10 dipende dalla tipologia del creditore pignorante (ad esempio se è lo Stato per tributi non pagati o altro creditore) e dall’ammontare del debito.

  • Max

    20 Agosto 2018 18:13 · Rispondi

    Spettabile Avvocato,
    Ho uno stipendio di 1650€/mese netti. vorrei sapere se l’agenzia per le riscossioni (ex Equitalia) può pignorare 1/5 oppure 1/10 dello stipendio, non arrivando il mio a 2500€/mese netti.
    Saluti
    Max

    • Avv. Matteo Mami

      21 Agosto 2018 12:39 · Rispondi

      Buongiorno,
      la sua domanda contiene già la risposta.
      Un decimo.

  • Roberto

    3 Agosto 2018 23:48 · Rispondi

    Salve,
    Desidero delucidazioni su una situazione atipica. Per un debito saldato interamente con pignoramento del quinto, si viene a sapere che negli ultimi 2 anni il datore di lavoro non ha versato all’ente creditore la quota spettante.
    1) cosa rischia il debitore
    2) cosa rischia il datore di lavoro?
    3) chi resta obbligato al pagamento del residuo del debito?

    Grazie anticipatamente per la risposta

    • Avv. Matteo Mami

      21 Agosto 2018 12:45 · Rispondi

      Buongiorno,
      il debitore, fino a quando le somme assegnate non sono pagate dal datore di lavoro al creditore, rimane obbligato per le somme dovute.
      In caso di mancato pagamento, il creditore potrà quindi agire nuovamente contro il debitore, oppure potrà anche agire esecutivamente contro il datore di lavoro in forza dell’ordinanza di assegnazione per il recupero coattivo delle somme assegnate.

  • Giovanni

    31 Luglio 2018 13:52 · Rispondi

    Buon giorno avv . Avevo un prestito con finfomestic 5 anni fa di 3500 euro ho pagato una parte poi in seguito non ho pagato il restante poi dopo un loro ultimatum ho versato il restante 1400 euro pero loro non mi anno mai mandato un documento che attestava la chiusura del debito ma io ho la ricevuta del versamento fatto oggi 31 luglio 2018 mi anno contattato una terza agenzia dicendomi che anno comprato il mio debito dalla findomestic e io devo ripagare 1400 euro anno detto che mi pignorano stipendio di 1500 euro che prendo cosa rischio e cosa posso fare anche se gli mando la ricevuta anno detto che devo pagare uguale perche findomestic non a chiuso la pratica grz

    • Avv. Matteo Mami

      21 Agosto 2018 12:49 · Rispondi

      Buongiorno,
      le consiglio di farsi inviare estratto conto del dovuto al momento in cui ha effettuato il versamento di € 1400.
      Se al momento del pagamento il dovuto totale era di € 1400 non dovrà pagare più nulla, se invece la somma era maggiore dovrà pagare la differenza.

  • Marco

    28 Luglio 2018 18:20 · Rispondi

    Salve, ho uno stipendio di 1500€. Sono separato e debbo corrispondere 600€ ai miei figli (come disposto dal giudice). Un eventuale pignoramento del mio stipendio verrebbe calcolato stornando i 600€ stabiliti dal giudice o tenendo conto dei 1500€ per intero? Sono più chiaro 1/5 su 1500€ o 1/5 su 900€ ?
    Ringraziandola saluto.

    • Avv. Matteo Mami

      30 Luglio 2018 12:00 · Rispondi

      1/5 su 1500 €
      Saluti

  • Rocco

    6 Luglio 2018 22:49 · Rispondi

    Buonasera avvocato,
    Di contro ho una sentenza del tribunale al pagamento di una somma verso altra persona.
    Premesso che manca per onorare la sentenza il 20% di essa,nel caso in cui faccia ricorso al giudice per un eventuale pignoramento dello stipendio che somma gli può concedere?
    Ho uno stipendio di 1900€ lorde a cui si aggiungono 100 per rimborso km, 170 assegni familiari e con 2 figli al carico fiscale.
    Cosa rischio?

    Grazie anticipatamente

    • Avv. Matteo Mami

      11 Luglio 2018 18:41 · Rispondi

      Il creditore potrà agire coattivamente per il recupero del dovuto mediante pignoramento.
      Potrà ad esempio pignorare immobili o mobili di sua proprietà.
      Tra i beni mobili rientrano anche i veicoli a lei intestati.
      Potrà anche pignorare i crediti a lei dovuti, tra i quali rientrano lo stipendio presso il datore di lavoro ed il conto corrente presso la banca.
      Le somme dovute a titolo di stipendio presso il datore possono essere pignorate nella misura del quinto (per quanto riguarda gli assegni per il nucleo familiare la legge stabilisce che essi non possono essere sequestrati, pignorati o ceduti se non per causa di alimenti a favore di coloro per i quali gli assegni sono corrisposti).
      Le somme giacenti sul conto corrente, invece, sono interamente pignorabili.
      Se, tuttavia, tra le somme giacenti sul conto corrente vi rientrano somme percepite a titolo di stipendio, queste ultime sono pignorabili con i seguenti limiti:
      – le somme dello stipendio accreditate in data anteriore al pignoramento possono essere pignorate per l’importo eccedente il triplo dell’assegno sociale
      Esempio pratico: se l’importo dello stipendio è pari a 2.000 euro, l’importo non pignorabile sarà pari a 1359,00 (453,00 x 3) e dunque la somma interamente pignorabile sarà pari a 641,00 euro
      – invece, le somme dello stipendio accreditate sul conto corrente del debitore alla data o dopo il pignoramento, sono pignorabili allo stesso modo visto sopra in caso di pignoramento alla fonte presso il datore di lavoro; quindi ad esempio, con uno stipendio di € 2.000 la somma pignorabile mensile è pari ad € 400,00.
      N.B. L’importo dell’assegno sociale viene rivalutato ogni anno e per il 2018 è stato determinato in € 453,00.

  • Chiara

    24 Giugno 2018 22:18 · Rispondi

    Buonasera .ho un prestito compass che purtroppo nn riesco piu a pagare avendo uno stipendio di 350€ .la somma da restituire e di altri 2400€ .ho chiesto un ribasso di rata ma mi e stato negato
    A cosa andro in contro.

  • vincenzo

    4 Giugno 2018 20:51 · Rispondi

    Salve avvocato ho un debito con una nota banca e debiti con carte di credito che non riesco più a pagare per vari motivi, percepisco 1390 di pensione categoria io e invciv mi chiedevo se mi viene fatto il pignoramento del conto corrente cosi facendo non mi danno modo di prelevare l’intera pensione e ovviamente di sopravvivere?? o si trattengono solo un quinto?? Grazie

    • Avv. Matteo Mami

      8 Giugno 2018 16:51 · Rispondi

      Buongiorno,
      la banca ha due possibilità.

      La prima:
      pignorare alla fonte la Sua pensione presso l’Ente erogante (INPS);
      in questo caso la banca potrà pignorare la somma percepita mensilmente nella misura del quinto calcolato sulla parte eccedente la misura massima mensile dell’assegno sociale, aumentato della metà;
      Esempio pratico: se percepisce una pensione di 1.400 euro al mese, il limite impignorabile sarà pari 679,50 euro (pari all’assegno sociale di 453,00 euro aumentato della metà), pertanto, a poter essere pignorata sarà soltanto la somma eccedente, ossia 720,50 euro, ma non per l’intero, bensì nei limiti del quinto, quindi euro 144,10.

      La seconda:
      pignorare il conto corrente ove viene accreditata mensilmente la pensione;
      in questo caso:
      – le somme della pensione accreditate in data anteriore al pignoramento possono essere pignorate per l’importo eccedente il triplo dell’assegno sociale
      Esempio pratico: se l’importo è pari a 1.400 euro, l’importo non pignorabile sarà pari a 1359,00 (453,00 x 3) e dunque la somma interamente pignorabile sarà pari a 41,00 euro
      – invece, le somme della pensione accreditate sul conto corrente bancario o postale del debitore alla data o dopo il pignoramento, sono pignorabili allo stesso modo visto sopra in caso di pignoramento alla fonte presso l’Ente erogante (INPS); quindi come visto sopra, con una pensione di € 1.400 la somma pignorabile mensile è pari ad € 144,10.

      N.B. L’importo dell’assegno sociale viene rivalutato ogni anno e per il 2018 è stato determinato in € 453,00.

      I migliori saluti.

  • El Mostafa

    15 Aprile 2018 10:53 · Rispondi

    Bongiorno sig voglio sapere per il pignoramento di mio stipendio di ~700€ mensili e celò 6 figlie minorenni e mia moglie non lavora cosa dice la legge grazie tante e mio lavoro partime

  • Claudia

    6 Aprile 2018 14:07 · Rispondi

    Buongiorno, volevo un’informazione.
    Ho un contratto a chiamata a tempo indeterminato e guadagno dai 280 ai 380 euro al mese. Unica fonte di reddito attualmente. Equitalia o Agenzia Entrate possono pignorare lo stipendio e se si in quale misura? Tenga conto che ho una casa intestata con un mutuo. Non sarebbe preferibile x loro ipotecare casa? Lo stipendio è veramente misero….

  • Luca

    31 Gennaio 2018 8:03 · Rispondi

    Buongiorno avvocato lavoro sono socio lavoratore e gli utili mensili in base al cud annuale si aggirano sui 700 euro netti mensili. Verso regolarmente 350 euro mensili per il mantenimento di mio figlio. ho subito un ulteriore pignoramento del quinto.a conti fatti verso altri 140 euro . Sono obbligato a versarli visto che mi rimangono 200 euro ?

    • Avv. Matteo Mami

      31 Gennaio 2018 9:55 · Rispondi

      Purtroppo per la sua situazione sì

  • Karol

    21 Gennaio 2018 15:52 · Rispondi

    Salve dalla banca mi hanno notificato un ingiunzione di pagamento. Ho un contratto pt a 30 ore con paga base 1000 euro più assegno per figlia e moglie e rimborso chilometrico variabile. Che quota rischio ? E una volta eseguito il pignoramento presso il datore, come farò ad incassare la restante parte? Una volta sul conto prenderanno anche quello è io resterò senza nulla? Grazie mille

  • Alessandro

    30 Dicembre 2017 16:19 · Rispondi

    Salve, ho un debito nei confronti dell’ agenzia riscossione entrate.per ora mi hanno ipotecato particelle di terreno agricolo.le chiedo gentilmente: entro quanto tempo passeranno a ignorare stipendio e bloccarmi il conto corrente? Sono un lavoratore dipendente,1200 al mese….Nn dovrebbero pignorarmi un decimo invece del quinto ?grazie..

    • Avv. Matteo Mami

      2 Gennaio 2018 17:28 · Rispondi

      Buongiorno,
      non è possibile sapere quanto tempo passerà.
      Confermo che per l’agente di riscossione il limite per il pignoramento di stipendi e pensioni di ammontare fino ad € 2.500 è di un decimo.

  • Claudio

    29 Novembre 2017 16:50 · Rispondi

    Buonasera sig Avvocato..sono separato dal 2009 fino ad aprile 2013 pagavo 150 eur più extra, dopo di che mi sono riaccompagnato e non posso più pagare perché ho due bambini piccoli con gli assegni familiari, il TFR egli 80eur arrivo a 1300 part time..in futuro dovrò aspettarmi azioni penali dalla mia ex per mancato pagamento de l altro figlio… quanto mi toglieranno dalla busta paga?grazie mille Claudio

    • Avv. Matteo Mami

      29 Novembre 2017 16:55 · Rispondi

      Se le cose sono cambiate da quando si è separato deve chiedere la modifica dell’assegno di mantenimento, altrimenti se non paga il mantenimento stabilito rischia un procedimento penale

  • Domenico

    10 Novembre 2017 10:36 · Rispondi

    Salve avvocato ma il co.co.co se pignorato pignorano solo la quota o tutto visto che non da garanzia futura e se lo dovessero pignorare tutto che soluzione si adotta perché è l unica fonte di reddito

    • Avv. Matteo Mami

      10 Novembre 2017 12:17 · Rispondi

      Buongiorno,
      anche per il co.co.co pignoramento nel limite del quinto delle somme spettanti

  • Francesco

    18 Ottobre 2017 18:18 · Rispondi

    Buonasera
    con uno stipendio di circa 1200 euro, se in forza di separazione devo versare alla ex coniuge un assegno di mantenimento di circa 400 euro, il giudice nella determinazione dell’importo pignorabile da una Banca, può tenere conto di questa circostanza?
    Grazie

    • Avv. Matteo Mami

      19 Ottobre 2017 13:02 · Rispondi

      Mi spiace, no.
      Può chiedere al creditore pignorante (banca) che, in considerazione della difficoltà economica in cui versa per effetto del basso importo dello stipendio e dell’obbligo di versamento dell’assegno di mantenimento al quale è tenuto, chieda l’assegnazione di una quota dello stipendio inferiore rispetto al quinto previsto per legge (tuttavia trattasi di scelta discrezionale del creditore se aderire o meno ad una tale richiesta)

  • natale seprano

    6 Settembre 2017 21:10 · Rispondi

    Buonasera ho un lavoro par-time 80 ore mensile stipendio 506 netti compreso ANF coniuge euro 37,45 e una cessione del quinto di euro 79,00 si può pigmorare lo stipendio grazie

    • Avv. Matteo Mami

      7 Settembre 2017 9:50 · Rispondi

      Si

  • IGNAZIO

    25 Luglio 2017 12:37 · Rispondi

    AVVOCATO BUONGIORNO, LE CHIEDEVO, HO UNO STIPENDIO DI 1600 EURO, MA DA TEMPO PAGO UNA CESSIONE + DELEGA PARI A 600 EURO, VOLEVO CHIEDERLE IN CASO DI PIGNORAMENTOQUALE E’ LA QUOTA CHE POSSONO TOGLIERMI???
    GRAZIE

    • Avv. Matteo Mami

      25 Luglio 2017 14:09 · Rispondi

      Buongiorno,
      l’importo pignorabile è un quinto dello stipendio netto, senza tenere conto di eventuali cessioni del quinto fatte volontariamente dal debitore in favore di banche o finanziarie.
      Tuttavia, nel caso in cui ricorra un’ipotesi di cessione volontaria dello stipendio, il limite massimo della quota pignorabile dello stesso, ai sensi dell’art. 68 D.P.R. n. 180/1950, è pari alla differenza tra la metà dello stipendio netto e la quota ceduta (quindi, in sostanza, la quota disponibile dello stipendio non può essere inferiore alla metà dello stipendio netto).

  • Katerina

    21 Giugno 2017 7:11 · Rispondi

    Salve mi è stata notificata dal avvocato l’atto X il pignoramento mi chiedevo se poteva procedere anche se svolgo un attività part-time di 20 ore e percepisco 500€ mensili e ho anche 2 bambini ?grazie

    • Avv. Matteo Mami

      21 Giugno 2017 10:03 · Rispondi

      Sì, nel limite del 20% del suo stipendio.
      Può far presente la sua difficile situazione e chiedere al creditore che autorizzi una trattenuta dello stipendio inferiore al 20%

  • Biagio

    3 Giugno 2017 0:09 · Rispondi

    Gent.mo Avv.Mami
    Mia moglie ha un contratto pirt-time di 24 ore settimanali e percepisce uno stipendio di circa 770 euro considerato che ormai sono anni che svolge ore straordinarie raggiungendo le 48 ore settimanali quindi percependo ormai da anni circa 1400 euro netti di stipendio, Nel 2014 gli hanno fatto un pignoramento per euro 260 mese riguardo a degli importi di canone locazione arretrati ,Questo pignoramento finirà a maggio del 2018, dopodiché proprio pochi giorni fa ‘ gli è stato convalidato dal giudice un secondo pignoramento dello stipendio sempre di circa 260 euro inerente ad un debito con istituto di credito (banca),E fin qui ok.
    La mia domanda che le faccio e questa:
    Se mia moglie da domani dovesse tornare a svolgere le sue ore ordinarie come da contratto pirt time e quindi percepire circa 770 euro mese e non più 1400 mese ,i creditori possono ugualmente vantare delle due trattenute ?Se Si, fino a che importi potrebbero trattenere per legge ?visto due pignoramenti in corso a fronte di 770 euro di salario e non più 1400 euro ???
    Attendo suo gentile riscontro
    Grazie Mille.

    • Avv. Matteo Mami

      5 Giugno 2017 17:51 · Rispondi

      Buongiorno,
      la misura della trattenuta sullo stipendio per effetto del pignoramento non è fissa, ma in percentuale (solitamente il 20%) dello stipendio.
      Quindi se sua moglie iniziasse a percepire € 770 (anziché 1400) le farebbero una trattenuta del 20% su € 770,00.
      In caso di più pignoramenti, salvo eccezioni previste, la trattenuta dello stipendio rimane comunque del 20%, in quanto il secondo pignoramento inizierà a trovare soddisfazione soltanto una volta esaurito il primo pignoramento.

  • giovanni

    13 Gennaio 2017 11:55 · Rispondi

    salve, ho uno stipendio di 304 euro,per evidenti problemi legati a mancanza di lavoro da 3 anni non posso piu’ dare l assegno di mantenimento a mio figlio di 22 anni,e ho altre 2 bimbe minorenni,mi e’ stata recapitato il pignoramento,quale somma mi tocchera’ pagare?

  • D'Elia Lucia

    26 Novembre 2016 15:06 · Rispondi

    buonasera
    percepisco uno stipendio part time di 570e e una quota di reversibilità di 520e su questa c’è una cessione di quinto di pensione quale quota mi potrebbero pignorare? ringrazio

    • Avv. Matteo Mami

      28 Novembre 2016 10:47 · Rispondi

      Buongiorno,
      solo un quinto dello stipendio di € 570,00 (cioè € 114,00), essendo la quota di pensione di reversibilità inferiore all’importo minimo garantito impignorabile, ad oggi pari ad € 672,00.

      • D'Elia Lucia

        8 Dicembre 2016 23:15 · Rispondi

        la ringrazio e la saluto cordialmente

  • rosanna

    15 Ottobre 2016 12:38 · Rispondi

    Io percipisco uno stipendio di ca 900 euro mensili compresi vi di assegni per il nucleo familiare e ho 3 figli minori e marito disoccupato, quale l importo pignorabile del mio stipendio? Gli assegni al nucleo famigliare sono pignorabili?

    • Avv. Matteo Mami

      21 Ottobre 2016 9:41 · Rispondi

      Buongiorno,
      gli assegni familiari non possono essere pignorati (Art. 22 del DPR 797/1955), se non per causa di alimenti a favore di coloro per i quali gli assegni sono corrisposti.
      Così, per esempio, il figlio potrebbe pignorare nei confronti del padre – inadempiente all’obbligo di versamento del mantenimento – gli assegni per il nucleo familiare che il datore di lavoro versa a quest’ultimo.
      I tutti gli altri casi, tali assegni familiari non possono essere pignorati.
      La restante somma del suo stipendio netto è pignorabile nel limite di un quinto.

  • CHIARA

    28 Settembre 2016 17:18 · Rispondi

    Buonasera
    prendendo uno stipendio al netto di 770.00 part-time 24 ore con figlia minorenne a carico con un pignoramento quanto possono ritirare
    grazie

    • Avv. Matteo Mami

      28 Settembre 2016 18:23 · Rispondi

      un quinto di € 770,00, ovvero € 154,00

    • CHIARA

      28 Settembre 2016 18:43 · Rispondi

      La ringrazio tantissimo ..

  • Stefano

    21 Dicembre 2015 23:33 · Rispondi

    e in caso di co.co.co anche si può pignorare il compenso?

    • Avv. Matteo Mami

      22 Dicembre 2015 10:46 · Rispondi

      Si.

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